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Ogni anno in Italia perdono la vita più di 50.000 persone a causa dell’arresto cardiaco improvviso, circa 140 vittime al giorno, 1 ogni 10 minuti.
Nell’85% dei casi l’arresto è causato da fibrillazione ventricolare e tachicardia ventricolare, aritmie sulle quali si può intervenire attraverso la defibrillazione cardiaca precoce, possibile attraverso un uso tempestivo del DAE (Defibrillatore semiAutomatico Esterno).
A seguito della diffusione di apparecchi DAE sul territorio e la formazione di un numero sempre maggiore di cittadini alle manovre salvavita, il tasso di sopravvivenza, in caso di arresto cardiaco, può passare da meno del 5% a circa il 50% se la defibrillazione viene effettuata entro i primi 5 minuti (dati Ministero della Salute).